Cianfrusaglie, oggetti tecnologici di provenienza sospetta, articoli in pelle, pentole e altre tipologie di merce. Se non è un “suk” a cielo aperto, poco ci manca. Quello che si può trovare lungo il mercato di corso Racconigi preoccupa residenti e commercianti che con gli abusivi continuano ad avere un conto aperto. Ogni giorno decine e decine di nordafricani e cingalesi espongono la loro merce su dei grossi teli bianchi stesi rigorosamente per terra. E tutto senza sborsare la bellezza di un euro. Sopra i drappi spuntano per l’occasione numerose cover per cellulari, in particolare quelle per i telefoni di ultima generazione. Non mancano, inoltre, le borse e gli occhiali contraffatti a prezzi bassi e contrattabili. Un trand che non piace più e che, forse, non è mai piaciuto a chi vive a cavallo tra le zone San Paolo e Cenisia. Un problema che, tuttavia, non tocca affatto gli abusivi. Basta l’arrivo di una volante e un veloce passaparola per far sparire gli extracomunitari e la merce dai teli nel giro di pochi secondi. E un altro fischio per farli tornare nuovamente al loro posto. Proprio come se nulla fosse successo.
A chiedere controlli severi è il capogruppo dei Moderati in consiglio comunale, Silvio Magliano. «In città avanza l’illegalità commerciale – denuncia Magliano -. Quello che ho trovato al mercato è una versione bonsai del mercato di libero scambio. Presenterò al più presto un’interpellanza».
Nel mirino c’è l’ultimo tratto di corso Racconigi, prima dell’incrocio con corso Vittorio Emanuele II. Gli irregolari attendono che i vigili lascino il mercato prima di occupare gli spazi vuoti. E la stessa dinamica si ripete, ogni giorno, anche sulla rotonda all’an go lo con via Frejus.