Sedici anno e mezzo per l’amministratore delegato della Thyssen. E’ la richiesta formulata questa mattina dalla pubblica accusa nel processo ai sei imputati della multinazionale tedesca. A tre ani dal tragico rogo che nella notte tra il 6 e 7 dicembre 2007 costò la vita a sette operai addetti alla linea 5 il processo arriva dunque ad una svolta. Questa mattina, nell’affollata maxiaula del tribunale di Torino, erano presenti, oltre ai familiari dei sette operai, anche i parenti di altri morti sul lavoro.
I reati contestati a cinque dei sei imputati, Gerald Prigneitz, Marco Pucci, Giuseppe Salerno, Daniele Moroni e Cosimo Cafueri, sono omicidio colposo con colpa cosciente e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche. All’amministratore delegato della multinazionale tedesca, Harald Espenhahn, è contestato invece omicidio volontario con dolo eventuale. È la prima volta che in un processo per morti sul lavoro si contesta tale reato.