Sale l’allerta in val di Susa per il nuovo campeggio No Tav organizzato dall’8 all’11 settembre tra Chiomonte, Giaglione e Venaus. E gli investigatori temono che nuovi insurrezionalisti si aggiungano agli attivisti già arrivati da mezza Europa. Sarebbero una cinquantina quelli attualmente ospitati in valle. E altri sarebbero pronti ad aggiungersi alla battaglia contro l’Alta Velocità. Gli antagonisti in trasferta arrivano soprattutto da Germania, Francia e Spagna. Come Juan Antonio Sorroche Fernandez, nato a Girona (Barcellona), ma italiano d’adozione, almeno per ciò che riguarda la militanza. La settimana scorsa, la polizia l’ha fermato a Gravere mentre cercava di rubare benzina che si sospetta non avrebbe utilizzato per fare il pieno, e il giudice ha convalidato il suo arresto. L’ennesimo per lo spagnolo che, nel dicembre 2006 venne fermato dalla guardia civil sulla base di un mandato di cattura internazionale partito dall’Italia. Era accusato di aver dato fuoco ad un furgone di Trenitalia, e venne indagato per associazione con finalità di terrorismo. Qualche mese prima, un altro arresto a Trento, dove con altri anarchici riuscì nell’impresa di strappare la fiaccola olimpica ad un tedoforo. Nel 2009, l’ultimo episodio che gli valse la prima pagina dei quotidiani, quando sputò al ministro La Russa a Genova.
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