«Voglio istituire un asses sorato alla sicurezza e alla qualità della città. È stato fatto in altre realtà italiane, per esempio Genova, dobbiamo farlo anche a Torino. Penso ad un assessorato che organizzi la sicurezza urbana e che agisca sulla qualità della città e della vita dei cittadini. Già, perché la sicurezza non è un qualcosa che ha a che fare solo con la repressione dei reati, ma con la qualità degli spazi urbani. Per questo continueremo a riorganizzare la polizia municipale alla luce delle necessità dei cittadini, con unità anti-borseggio e di controllo della “movida” in zone come Piazza Vittorio, San Salvario o le sponde della Dora. I civich sono una risorsa strategica per la città, ma ancora troppi sono impegnati in incarichi non operativi, mentre bisogna che siano presenti nei quartieri, tra la gente: devono diventare il corpo della qualità urbana ». Davide Gariglio, candidato Sindaco alle primarie, considera i temi della sicurezza e della qualità della vita urbana tra i più importanti del suo programma elettorale. Nessun buonismo tipico di una certa cultura della sinistra, né la tentazione di nascondersi dietro l’argomento che Torino è una delle città in cui si vive meglio, per cui chi si lamenta non merita di essere preso sul serio. «Io sono figlio di un camionista e di una negoziante – dichiara Davide Gariglio – so ascoltare i bisogni della gente comune. E non ho paura ad ammettere che negli anni la risposta alla criminalità è stata troppo morbida e non si è insistito abbastanza sul fatto che tutti coloro che vivono a Torino, italiani o stranieri, hanno anche dei doveri non solo dei diritti. Per questo il mio slogan è: ” accoglienza 100 – tolleranza 0″: ovvero una politica di apertura culturale accompagnata da controlli e azioni per il rispetto delle regole. Io voglio affrontare questo tema con ragionevolezza e serietà.
L’articolo su CronacaQui in edicola il 22 febbraio