Ieri mattina, gli agenti del comando territoriale VII della polizia locale di Torino, unitamente al reparto operativo speciale e ai tecnici dell’Arpa, hanno effettuato un intervento mirato in alcuni locali di uno stabile di corso Regina Margherita, dov’era stata segnalata da diversi cittadini una presunta attività abusiva di smantellamento e smaltimento di elettrodomestici particolarmente rumorosa svolta all’interno del cortile. Ed era proprio così: nei guai è finito un marocchino.
L’uomo smontava elettrodomestici per recuperare e rivendere materiali ferrosi, mentre le carcasse dei televisori, delle lavatrici, dei frigoriferi e di tutti gli altri componenti non più utilizzabili o rivendibili venivano direttamente abbandonate sulle strade prossime al negozio dove l’uomo svolgeva l’attività non autorizzata.
Nel cortile dell’immobile, che in passato è già stato oggetto di altre ispezioni da parte della polizia, gli agenti della munipale hanno sequestrato due box, un negozio e un autocarro utilizzati per la gestione di rifiuti non autorizzati, oltre a numerosi elettrodomestici e rifiuti elettronici e elettrici.
Nella stessa mattinata, i ‘civich’ si sono poi recati in viale Falchera dove hanno posto sotto sequestro un’area a cielo aperto recintata con delle lamiere metalliche, utilizzata dallo straniero come deposito per i rottami.
Al termine dell’operazione gli agenti hanno sequestrato 50 quintali di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), 96 elettrodomestici (tra cui televisori, frigoriferi e lavatrici) e 24 scatoloni contenenti vari pezzi di ricambio recuperati dallo smontaggio di frigoriferi e lavatrici.
L’uomo è stato denunciato per ‘attività di gestione di rifiuti non autorizzata’.
Nei prossimi giorni l’Arpa emetterà le prescrizioni a cui l’uomo dovrà attenersi per il corretto smaltimento dei rifiuti e, in caso di inottemperanza, rischia una sanzione di 6.000 euro.
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