E’ polemica al carcere di Vallette a Torino. Tra gli spettatori del laboratorio teatrale della casa circondariale c’era anche l’ex terrorista delle Brigate Rosse Susanna Ronconi.
A riferirlo è l’Osapp, , Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria. Il dissenso viene espresso dal segretario generale Leo Beneduci. “Il permissivismo imperante nei confronti dei detenuti e le continue benemerenze riconosciute ad ex terroristi, anche responsabili di fatti di sangue interni al sistema penitenziario, cominciano ad ingenerare nel personale di polizia penitenziaria il dubbio di non essere più dalla parte sana della barricata. Il rifiuto a intrattenere rapporti con consimili personaggi – aggiunge – viene tacciato di vero e proprio arretramento culturale e non come dovrebbe di rispetto per la memoria di chi ha pagato con la vita il prezzo di essere stato al servizio dello Stato e dei cittadini. Continuiamo quindi a domandarci perché chi avrebbe così favorevolmente concluso il proprio percorso di recupero ai valori della collettività, pur non avendo mai espresso nel merito uno specifico pentimento, debba continuare a portare la propria presenza all’interno di quegli stessi istituti penitenziari che ancora portano i segni di uno dei più tristi periodi della storia italiana”.
Questo episodio segue quello di un anno e mezzo fa quando l’ex terrorista Sergio Segio fu ospite di una iniziativa all’interno della struttura, su cui il capo della procura di Torino Armando Spataro ha acceso un faro chiedendo chiarimenti alla direzione della casa circondariale.