Termometro giù, valichi di montagna e scuole chiuse, quasi 200 partite di calcio dei campionati della Lega dilettanti rinviate, disagi nel traffico: in meno di 24 ore sul Piemonte sono caduti fino a mezzo metro di neve in pianura, quasi un metro in quota. Dicembre è iniziato con il passaggio di un’intensa perturbazione che tuttavia sta lasciando la regione, dove l’attenzione si sposta ora sul rischio di valanghe, da forte a moderato su buona parte dell’arco alpino, e delle gelate su strade e marciapiedi.
BRUSCO ABBASSAMENTO DELLE TEMPERATURE
In Piemonte l’allerta riguarda il “brusco abbassamento delle temperature“: per questo anche nella giornata di ieri su tutte le principali strade della regione, è proseguito lo spargimento di sabbia e sale. A Torino sono stati utilizzati 250 mezzi di Amiat, l’azienda di igiene ambientale, per spazzare la neve ed evitare la formazione di ghiaccio. Le minime dovrebbero arrivare fino a -10 in pianura e bassa collina, -13 dai 1.000 ai 1.500 metri.
CHIUSI I VALICHI TRA ITALIA E FRANCIA
Sono rimasti chiusi per tutta la notte scorsa i valichi stradali internazionali del colle di Tenda (riaperto oggi in tarda mattinata) e della Maddalena, tra Italia e Francia. Tra le province di Torino e Cuneo si sono accumulati fino a 80 cm di neve, a Paesana, all’imbocco della Valle Po, e a Praly, nel Pinerolese.
CADUTI 40 CM DI NEVE SULLA COLLINA TORINESE
Sull’alta collina torinese lo spessore ha raggiunto i 40 cm, come nel centro della città di Cuneo, dove è saltata la partita di calcio di serie C (originariamente in programma oggi) tra la squadra locale e la Robur Siena. Disagi anche a Villar Perosa dove, a causa della neve, è stata rinviata al 17 dicembre “Oltre il solito Natale“, la tradizionale festa con il mercatino e il pranzo itinerante.