Paura ieri mattina in via Canonico Chicco, la strada che dalla provinciale 393 porta alla frazione di Vallongo, per alcuni calcinacci che si sono staccati dal cavalcavia dell’autostrada Torino-Savona che passa sopra la via e che sono precipitati sull’asfalto.
Ad accorgersi di quanto successo sono stati alcuni automobilisti che intorno alle 8 del mattino mentre transitavano sotto l’autostrada si sono trovati alcuni detriti in piena carreggiata.
Immediata la chiamata alla polizia municipale che ha provveduto in pochi minuti a chiudere la via per evitare che altri calcinacci potessero cadere e colpire le auto in transito, in attesa dell’arrivo dei tecnici della “Verdemare”.
Fortunatamente però nessuno è rimasto ferito e nessun calcinaccio ha colpito auto o pedoni. Ma i recenti terribili precedenti, come Fossano, hanno spinto ad un controllo approfondito del cavalcavia, che presenta crepe e deterioramenti nella parte sottostante, tanto da rendere vi- sibili a occhio nudo le sbarre in ferro.
Gli accertamenti sono andati avanti per circa otto ore, al termine dei quali la strada è stata riaperta e la circolazione ripresa.
L’autostrada non è stata chiusa. I calcinacci caduti erano grossi circa trenta centimetri per dieci di cemento puro: insomma se avessero colpito una vettura avrebbero potuto provocare seri problemi ai conducenti.
Dopo il caso di Fossano erano circolate foto allarmanti di alcuni viadotti della Tori- no-Savona in condizioni preoccupanti, tanto che gli
utenti avevano lanciato l’allarme sicurezza anche attraverso i social. Situazioni che i vertici dell’Autostrada avevano spiegato essere conosciute, tanto che si erano presi già tutti i provvedi- menti del caso.
Oltre a ribadire che i controlli su tutta la tratta venivano svolti sistematicamente e i viadotti nel- lo specifico visionati alme- no quattro volte all’anno. Da ieri a quanto pare c’è una porzione in più da tenere sotto controllo.