Niente feste private e calcetto tra amici, ma anche per altri “sport da contatto”. Bicchiere della staffa alle 21, se ci si trova in un locale senza tavolini e saracinesca chiusa alle 24 per pizzerie, ristoranti e trattorie. Stesso orario per gastronomie, rosticcerie e tutti i locali che propongono pietanze da asporto, ma il cibo non potrà essere consumato di fronte al locale, né in strada. E, poi, una riduzione da quattordici a dieci giorni per la quarantena in caso di “positività asintomatica” ma non in caso di “contatto stretto”, per cui servirà un esame negativo per uscire dall’isolamento fiduciario di due settimane. Ancora, un maggiore ricorso allo “smart working” e fino al 75% laddove possibile, se non alla “didattica a distanza”, così da alleggerire il carico di passeggeri del trasporto pubblico su richiesta delle Regioni, che tra le istanze portate al confronto con il Governo sul nuovo Dpcm ha presentato anche la necessità di estendere i “tamponi rapidi” anche agli ambulatori dei medici di base. Ai governatori toccherà, eventualmente, anche disporre ulteriori restrizioni in base alla crescita del tasso di contagio, come l’istituzione di “zone rosse” o “lockdown mirati” .
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