SarĂ esteso a tutte le aziende sanitarie piemontesi il modello di cura della retinopatia diabetica giĂ utilizzato nei Centri regionali di eccellenza del sistema sanitario regionale. Il progetto è allo studio dell’assessorato alla SanitĂ : si tratta di ampliare all’intera realtĂ del Piemonte l’attivitĂ ora svolta nelle strutture attive negli spazi della CittĂ della Salute di Torino, al Mauriziano, al San Luigi e nelle Asl CittĂ di Torino, To5, Cn1, Cn2 e Biella.
PIEMONTE FRA LE PRIME REGIONI IN EUROPA
I dati forniti dal Servizio di epidemiologia regionale – informa una nota dell’assessorato – collocano il Piemonte, proprio grazie a questo modello, fra le prime regioni in Italia e in Europa per lo screening della retinopatia diabetica. Ogni anno circa il 30 per cento di tutti i malati di diabete viene sottoposto a screening per la retinopatia, un dato che in realtĂ sale complessivamente al 60 per cento se si tiene conto che le linee guida nazionali e internazionali prevedono un controllo ogni due anni.
ISTITUITA LA RETE ENDOCRINO-DIABETOLOGICA
Per rafforzare ulteriormente la cura di questa e di altre patologie legate al diabete, nei mesi scorsi è stata istituita la Rete endocrino-diabetologica piemontese, esempio unico in Italia di coordinamento a livello regionale di tutti i servizi delle aziende sanitarie, con una specifica commissione coordinata dal dottor Carlo Giorda e dal dottor Luigi Gentile.
OBIETTIVO: CURARE IL DIABETE IN MODO TEMPESTIVO E APPROPRIATO
“L’obiettivo di tutta questa attivitĂ – sottolinea l’assessore regionale alla Sanita’, Antonio Saitta – è sostanzialmente di curare il diabete in modo tempestivo ed appropriato. Percorsi diagnostici e terapeutici ben strutturati consentono infatti di ridurre in modo considerevole le conseguenze sociali e i costi economici della malattia, come nel caso della retinopatia. E’ giusto quindi che la Regione si impegni in modo particolare in questo settore”.