Aumentano, anzi raddoppiano i contagi in 24 ore (giovedì erano 110, ieri 219), ma scende l’età media degli ammalati e l’Istituto superiore di Sanità sottolinea «il rischio di un rapido peggioramento epidemico». A tirare le somme è il direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, Giovanni Di Perri, in prima linea fin dall’inizio dell’emergenza Covid.
«In Piemonte assistiamo a un trend progressivo di aumento dei contagi – spiega Di Perri -. È indubbio. Però non si tratta della fascia d’età media di 62 anni che caratterizzò la tragedia di marzo e aprile. In altre prole, chi sa di essere a rischio continua a proteggersi efficacemente».
Anche la gestione ospedaliera appare profondamente diversa rispetto alla prima ondata del virus. «Stiamo adottando soluzioni “cuscinetto” per cercare di non sacrificare altri reparti. È una strategia modulare», aggiunge Di Perri. Per quanto riguarda il mondo della scuola, invece, il virologo appare ottimista.
CONTINUA A LEGGERE IL GIORNALE IN EDICOLA OGGI