Va peggio solo a Genova, dove passeggiare per le vie del centro equivale a un pellegrinaggio tra le vestigia di negozi che hanno abbassato per sempre la serranda. Continua la lenta e inesorabile desertificazione del mondo del piccolo commento. A Torino, negli ultimi vent’anni, il numero delle attività è calato dell’11%. Crescono, di contro, i supermercati di piccola e media dimensione.
A mettere in luce una problematica che è sotto gli occhi di tutti sono i numeri dell’ultimo Rapporto Rota, che indicano nella città della Mole il fanalino di coda nella classifica delle città del Nord. Fa peggio solo Genova, come si diceva, che conferma un calo del 14% dal 2001 al 2018. I numeri parlano chiaro: i supermercati di piccola e media dimensione aumentano, mentre i negozianti continuano a chiudere. «In rapporto al numero di abitanti per città – spiega il professor Luca Davico, responsabile del Rapporto del ventennale – la densità del commercio al dettaglio di Torino è tra le più basse d’Italia».
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