La neve non ferma i manifestanti. A Torino circa 20mila persone hanno aderito alla mobilitazione nazionale della Cgil contro la riforma delle pensioni. Formano il corteo, partito da Porta Susa alle 9:30, gruppi arrivati da tutto il Nord Italia: sono trecento, infatti, i bus che hanno raggiunto il capoluogo piemontese anche da altre regioni. E sono ancora attesi manifestati dalla Liguria e dalla Lombardia.
Il corteo ha raggiunto piazza San Carlo per la diretta con il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.
Alla protesta si è aggiunto anche il sindacato di polizia Silp-Cigl. “I poliziotti sono anziani per svolgere il loro mestiere e le riforme in ambito previdenziale non consentiranno di avere una pensione dignitosa”, ha spiegato il segretario regionale Nicola Rossiello. “Ma è ancora più grave ciò che aspetta i giovani poliziotti, che andranno in congedo con pensioni da fame”.
LE RAGIONI DELLA PROTESTA.
Come spiegato dalla Cgil Torino “la manifestazione è stata indetta per chiedere il ripristino di un sistema previdenziale giusto, equo e sostenibile non solo economicamente ma anche socialmente. La distanza tra le richieste del sindacato e quanto il governo ha proposto è enorme. Soprattutto è distante la considerazione che chi ci governa ha del lavoro e delle persone che lavorano, che per la Cgil devono essere portatrici di diritti e non diventare merce”.