Un dispetto, o come ha commentato il diretto interessato «una nefandezza», chissà fatto da chi e per quale motivo. Non ha dubbi il sindaco, Eugenio Gambetta, su come bollare quanto scoperto pochi giorni fa, quando sono stati trovati escrementi di cane sopra la tomba della sua famiglia, nel cimitero di Orbassano. Luogo in cui, per regolamento comunale, i cani non potrebbero nemmeno entrare. E stando al racconto del primo cittadino, non si potrebbe nemmeno parlare di incidente, ma di una cosa mirata: «A trovare le feci è stata una persona cara, che mi ha subito avvertito prima di farmi la cortesia di ripulire – spiega Gambetta -, e gli escrementi sono stati trovati vicino alle fotografie dei miei familiari defunti, non in un angolo della tomba. A chiara dimostrazione che l’intento era colpire me, farmi un dispetto. Una cosa assurda, una nefandezza su cui non ci sono aggettivi».
Il cimitero non ha telecamere che possano permettere di risalire all’eventuale colpevole: «Pensavo che la pratica della denigrazione e i tentativi di screditarmi avessero già toccato il fondo – dice il sindaco, mentre alla miseria umana purtroppo non c’è limite. Senza contare che esiste una direttiva che i cani non possono entrare in quei luoghi. Ma purtroppo come spesso capita, c’è chi si sente sopra la legge». Il sindaco, travolto dalla rabbia, ha voluto condividere anche sul suo profilo Facebook quanto successo, ricevendo l’ovvia solidarietà di cittadini e di amministratori dei vari comuni vicini: «Su un fatto come questo – ha spiegato sui social -, ho sinceramente finito gli aggettivi».