La “trincea” è un laboratorio di cinque sale attrezzate con tecnologie e macchinari che sanno di fantascienza, a pochi passi dal padiglione per la quarantena già allestito all’Amedeo di Savoia. La “squadra”, la stessa che negli ultimi diciassette anni ha studiato Sars, Suina e Ebola in piena emergenza e oggi si prepara a completare il primo test per identificare il nuovo coronavirus di Wuhan. «Saremo pronti a giorni» assicura la direttrice del laboratorio di Microbiologia e Virologia, Valeria Ghisetti. «Siamo al lavoro dal 13 gennaio, quando sono stati pubblicati i primi protocolli delll’Oms» racconta mentre mostra gli incubatori che potrebbero accogliere un eventuale tampone contaminato e gli strumenti con cui verrebbe analizzato.
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