Esiti dei tamponi che tardano di dieci giorni e oltre, test rapidi mai visti, focolai che si allargano a macchia d’olio, senza che ci siano gli spazi adeguati per isolare i pazienti contagiati. Infine, come se non bastasse, la grande fuga dei sanitari, che lasciano il privato per andare a lavorare nel pubblico. Le rsa del Piemonte sono di nuovo in emergenza, come se la prima ondata del Covid non avesse insegnato nulla. I sanitari sono sempre più preoccupati, così come i familiari, anche se, va detto, per fortuna finora la stra grande maggioranza dei contagiati è asintomatica.
Una delle situazioni più critiche si sta registrando in queste ore alla rsa San Giacomo di Susa, dove ormai ci sono 85 ospiti positivi, a cui si aggiungono 25 lavoratori, tra infermieri, operatori socio sanitari e personale vario.
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