Una neonata piange, si dispera. Rumori di sottofondo. Un uomo a una donna: «Valla ad allattare». Le voci sono poco chiare, le registrazioni disturbate. Ma per il pm Marco Sanini sono un «riscontro inatteso e formidabile» della tesi che sostiene chiedendo una severa condanna a 12 anni.
Perché la voce maschile che invita a dare da mangiare alla piccola, secondo il magistrato, è quella dell’uomo seduto sul banco degli imputati, la piccola in lacrime è sua figlia che all’epoca era nata da pochi mesi, e i due file di otto e undici minuti trovati sul telefonino che ha usato per la telefonata concessa dopo l’arresto riportano la data e l’ora dei fatti per cui ora si trova qui, accusato di aver violentato la compagna con abusi umilianti e atroci per farle capire che doveva essere soltanto sua. E di nessun altro.
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