Per giorni le sue avventure hanno monopolizzato le discussioni dei vari gruppi Facebook dedicati al quartiere di Lucento, dividendo gli utenti tra chi voleva catturarla e affidarla a un veterinario e chi implorava di lasciarla libera. Alla fine hanno vinto i primi: la gazza che amava farsi accarezzare e che frequentava i bar della zona alla ricerca di cibo e coccole, è stata presa e portata al Canc (centro animali non convenzionali) di Grugliasco. «È la scelta giusta – spiega Mitzy Mauthe von Degerfeld, veterinaria responsabile del Canc -. Si tratta sicuramente di un animale allevato in casa e poi abbandonato, incapace di procurarsi cibo, difendersi dai predatori e purtroppo pure dall’uomo, che non sempre è benintenzionato. Noi cercheremo di rieducarla e rimetterla in libertà e, se non sarà possibile, la terremo qui in sicurezza. Proprio come Giorgio, un’altra gazza che abbiamo qui da qualche anno e che ormai è la nostra mascotte». E come un’altra gazza morta qualche anno fa e dalla storia ancora più curiosa: «Ci era stata affidata dalla polizia – sorride Mitzy Mauthe von Degerfeld – che l’aveva sequestrata a dei romeni i quali l’avevano addestrata a entrare dalle finestre per rubare anelli e gioielli da consegnare in cambio di cibo».
La gazza di Lucento è più “onesta”: era diventata amica di baristi e negozianti e la protagonista di tante foto pubblicate sui social. Sotto ognuna di esse, discussioni accese tra i sostenitori delle due fazioni. «Se è un animale giovane, abbiamo qualche speranza di poterla rieducare – spiega Mitzy Mauthe von Degerfeld -. Ora è in una grande voliera e la stiamo osservando per vedere se è in grado di ricercare il cibo in autonomia. Serviranno 2-3 mesi per capire se sarà possibile liberarla. In ogni caso, è stato giusto portarla da noi e invitiamo tutti a comportarsi nella stessa maniera in casi simili».