«Vogliamo soltanto tornare a fare il nostro lavoro». È il grido unanime dei circa mille lavoratori dello spettacolo che ieri mattina si sono riuniti in piazza Castello per chiedere un aiuto al governo a fronte della chiusura di teatri, circoli, scuole, circhi e luna park.
Circa 20mila che in totale, stando all’indagine condotta dall’Osservatorio Culturale del Piemonte, hanno perso oltre 50 milioni di incassi nel primo semestre di quest’anno.
«La cultura è stata ingiustamente sacrificata dal governo senza però garantire i giusti aiuti economici» attacca Giancarlo Fedele, tecnico di sala del Teatro Regio e uno degli organizzatori della manifestazione.
CONTINUA A LEGGERE IL GIORNALE IN EDICOLA OGGI