“C’è stata un’interminabile sequenza di approssimazioni, omissioni, deresponsabilizzazioni che ha caratterizzato l’intera vicenda. Una delle piĂą stupefacenti ed emblematiche storie italiane di sciatteria e di approssimazione politica ed amministrativa. Ci chiediamo se lei e la sua squadra siete all’altezza del compito che vi siete assunti”. Stefano Lorusso, capogruppo Pd in consiglio comunale, non fa una richiesta diretta di dimissioni della sindaca Chiara Appendino, così come farĂ invece poco dopo l’esponente di direzione Italia Roberto Rosso, ma il tono del suo intervento è comunque chiaro e durissimo pur mantenendosi sui binari della correttezza istituzionale.
LA TRAGEDIA DEL 3 GIUGNO IRROMPE IN CONSIGLIO
Dopo poco piĂą di cento giorni, la tragedia di Piazza San Carlo del 3 giugno scorso, che ha causato un morto e 1.526 feriti, irrompe così in Consiglio comunale, con un acceso dibattito politico che prende le mosse dai lavori della Commissione comunale di indagine, guidata da un altro esponente del Pd, Enzo Lavolta. Una commissione rimasta monca, senza una formale relazione conclusiva per l’opposizione degli esponenti di maggioranza del Movimento 5 Stelle.
LA LINEA DIFENSIVA DEI PENTASTELLATI
E che quindi ha dato oggi agli esponenti pentastellati, in attesa dell’intervento della sindaca Appendino, la possibilitĂ di adottare una linea difensiva quasi obbligata: “La Commissione era nata per dare delle risposte, ma ci siamo trovati alla fine con un pugno di mosche. E’ una relazione parziale e di parte. Aspettiamo la procura”, ha replicato tra tutti Cataldo Curatella, M5s. Anche se è chiaro che qualcosa non ha funzionato quella sera, hanno osservato in sintesi gli esponenti pentastellati, non ci sono conclusioni, la commissione consiliare non ha potuto portare a compimento la sua indagine per la sovrapposizione dell’inchiesta della magistratura con i suoi necessari segreti istruttori. Non si può affrontare una questione così delicata con materiale parziale, con testimoni che non si sono potuti ascoltare, a cominciare dai responsabili di Turismo Torino, che hanno avuto il compito di organizzare l’evento, con documenti che non si sono potuti acquisire. Ci siamo dovuti arrendere. Quindi su queste basi le responsabiltĂ , anche solo politiche, sono difficili da individuare.
NAPOLI (FI): “ASPETTIAMO L’INCHIESTA DELLA PROCURA”
Non tutte le opposizioni, a cominciare dall’esponente di Forza Italia Osvaldo Napoli, hanno comunque condiviso la parola d’ordine delle dimissioni: “L’unico giudizio che conta – ha detto Napoli – è quello che emergerĂ dall’inchiesta della procura”. Mentre Fabrizio Ricca Lega Nord, che pure nel corso delle settimane di luglio ha raffreddato il suo interesse sui risultati della commissione di indagine, ha sottolineato: “gli incompetenti vadano a casa perchĂ© per colpa degli incompetenti qui c’è un morto”.
LORUSSO PRESENTA MOZIONE DI CINQUE PUNTI
Accanto al riassunto dei lavori della commissione, giĂ resi noti nel luglio scorso, Lorusso ha presentato una mozione in cinque punti in cui si chiede di mettere mano alla macchina organizzativa del comune almeno per i grandi eventi, uno stanziamento per far fronte al risarcimento delle vittime, che si rendano pubblici i lavori della commissione d’indagine, che si risolva il tema delle assicurazioni di questi eventi, infine una programmazione annuale degli eventi pubblici che renda possibile una strategia di sicurezza adeguata. “Dopo quella sera è venuta meno la figura del sindaco – ha rincarato il pd Claudio Lubatti – in grado, dopo poche ore dell’evento, di prendere su di sĂ© la responsabiltĂ del meccanismo che nelle settimane e nei mesi siamo andati a valutare. E che non che scaricasse la responsabilitĂ di quanto accaduto sugli organizzatori tecnici di quell’evento. Cara sindaca abbiamo bisogno di una sua parola”.
APPENDINO: “MI ASSUMO TUTTE LE RESPONSABILITA'”
“Torino non ha paura dei grandi eventi, ma le condizioni per organizzarli sono cambiate”. In una breve replica Chiara Appendino entra nel dibattito sulla tragedia di Piazza San Carlo, evitando di tornare sui fatti di quella sera perchĂ© sarĂ la magistratura a “raccontare la veritĂ ai torinesi e speriamo che possa farlo nel piĂą breve tempo possibile”, ma facendo appello sul senso di responsabilitĂ di tutti. “. Io mi assumo tutte le responsabilitĂ , l’ho fatto e continuerò a farlo. Ma non alimentiamo questo clima di paura rispetto a eventi che oggi richiedono altre regole. Chiedo uno sforzo a maggioranza e minoranza”. “Non entro nel merito dei fatti – ha detto Appendino in consiglio comunale -, perchè sappiamo bene che c’è un indagine in corso. Io e la mia amministrazione siamo tutti a disposizione della magistratura. La veritĂ e le eventuali responsabiltĂ devono essere consegnate ai torinesi. E speriamo che la magistratura nella quale abbiamo piena fiducia possa svolgere il suo lavoro e possa arrivare nel piĂą breve tempo possibile nell’ambito di un’indagine che è complessa , a raccontare e dare una veritĂ ai torinesi e alla nostra comunitĂ ”.
“TEMA SICUREZZA E’ CAMBIATO”
Sul tema degli eventi “non è vero che non ci sono eventi e che la giunta ha paura di organizzarli – ha detto Appendino – Stiamo facendo Mito. Ma è vero che dopo i fatti di piazza San Carlo , il tema della sicurezza e della organizzazione degli eventi è cambiato. Sono arrivate due circolari , e tutti noi dobbiamo compiere questo passaggio culturale. Come cittĂ – ha proseguito la sindaca – dobbiamo stare al fianco di chi vuole organizzare eventi sapendo che i costi sono lievitati. I torinesi devono fare uno sforzo per abituarsi a passare da un varco, e questo non significa che l’evento fa paura, ma che siamo in n nuovo contesto. Sono cambiate le regole, in tutti i comuni d’Italia.. Proviamo però a fare un passo in avanti. Io mi assumo tutte le responsabilitĂ , l’ho fatto e continuerò a farlo. Ma non alimentiamo questo clima di paura rispetto a eventi che richiedono altre regole. Chiedo uno sforzo a maggioranza e minoranza”. “In un momento di difficoltĂ per le finanze locali – ha concluso Appendino – conciliare il giusto apporto di sicurezza con i costi che sono aumentati non è semplice. Sono aperta a qualsiasi contributo costruttivo, organizziamo pure una commissione ma partiamo dal dato di fatto che se gli eventi devono essere organizzati diversamente questo significa costi diversi e responsabilitĂ di tutti diverse rispetto al passato”.