Sono circa 750 le persone che vivono all’ex Moi, cittadella olimpica costruita nel 2006. E’ questo quello che risulta dal primo censimento volontario.
Tra questi ci sono 40 donne. I dati sono comunque ancora in corso di elaborazione e verranno incrociati con quelli del processo di mappatura volontaria.
Tutto è cominciato da un questionario consegnato il 12 giugno che raccoglie informazioni di tipo anagrafico e indicazioni relative a bisogni e interessi abitativi e lavorativi.
A inoltrarlo l’equipe di progetto, insieme a funzionari dell’Ufficio Stranieri del Comune di Torino e della Prefettura, si è recata casa per casa nelle palazzine e negli interrati, per consegnare a ogni persona una lettera firmata dalla sindaca, in cui si comunicano gli impegni e gli obiettivi del progetto.
Nel frattempo sono partiti i corsi di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro degli occupanti. Ben 43 contratti in somministrazione presso i cantieri navali del Veneto e Friuli Venezia Giulia dal 22 agosto, 11 come aiuto cuoco nell’area metropolitana torinese.
L’iniziativa ‘Moi – Migranti un’Opportunità d’Inclusione’ nasce da un accordo tra Comune di Torino, Prefettura, Compagnia di San Paolo, Città Metropolitana, Regione Piemonte e Diocesi.