Fateci correre, chiedevano a gran voce di ciclisti professionisti a marzo e aprile, quando la stagione sembrava fatalmente compromessa. Ma se poi a correre non sono loro, quando invece dovere professionale e onestà intellettuale lo imporrebbero? Il Giro è arrivato in Piemonte, ad Asti ha vinto Josef Cerny che veramente ha onorato la tappa. Come il gruppetto andato in fuga, nel quale c’era anche il pinerolese Jacopo Mosca, poi terzo con rammarico sul traguardo quasi di casa.
Ma tutti loro hanno rischiato di non arrivarci nemmeno, ad Asti, ché solo qualche ora prima il gruppo o almeno la sua rappresentanza sindacale aveva deciso di non partire. Undici gradi, pioggia che poi in realtà lungo il percorso non hanno trovato e una lunga mediazione con gli organizzatori di Rcs mentre molti direttori sportivi hanno raccontato di essere stati messi davanti al fatto compito.
+++ CONTINUA A LEGGERE NEL GIORNALE IN EDICOLA OGGI +++