Il nostro Paese è davanti a un bivio e si prospetta, almeno da parte degli scienziati, la chiusura totale per Natale. «Via via che i casi aumentano, la capacità di contact tracing e di fare tamponi diminuisce e si entra in un circolo vizioso che fa aumentare la trasmissione del virus», dice il microbiologo Andrea Crisanti, l’uomo che la primavera scorsa ha salvato il Veneto dal Covid. La curva epidemica, come dimostrano i dati dei contagi delle ultime settimane, è già in risalita e le previsioni di Crisanti, qualora non si intervenga in modo deciso, non lasciano spazio a dubbi: «Tra 15 giorni non vorrei trovarmi a discutere come arginare 15mila casi al giorno». Un’impennata ampiamente prevista che si rifletterà anche sulla situazione negli ospedali («i ricoveri in terapia intensiva sono in ritardo di una settimana, i morti di circa 20 giorni: con l’aumento dei contagi i numeri peggioreranno»).
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