AGGIORNAMENTO: Nella mattinata di oggi il Gip ha convalidato l’arresto di Mohssine Azhar. La sua posizione si è però alleggerita: resterà in carcere, ma è accusato ora di omicidio colposo non volontario con eventuale dolo. Accolta, almeno in parte, la difesa dell’avvocato Alessandro Sena.
L’UDIENZA
Drammatica udienza di convalida ieri nel carcere delle Vallette dove Mohssine Azhar, accusato dell’omicidio (ora colposo) della piccola Fatima, ha chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee. Su invito del magistrato, ha preso la parola e ha raccontato la sua verità, diversa da quella pronunciata 24 ore prime. «Stavo giocando con Fatima sul ballatoio – ha detto il marocchino -. La lanciavo in aria. Lei rideva e salutava mamma che ci stava guardando dal balcone di sotto. Mi è scivolata dalle mani. Non so come sia successo ed è caduta giù». Azhar ha anche aggiunto che quello era un gioco che «avevamo fatto anche altre volte», evidentemente non sul balcone e neppure sotto l’effetto di alcol e droga. Una dichiarazione che avrebbe chiarito anche il luogo dove si trovava la mamma della bimba, Lucia Chinelli, cioè sul bancone del quarto piano, dove abita. Due giorni fa la donna è tornata a casa per prendere un borsone di abiti e si è momentaneamente trasferita a casa della madre: «E’ ancora sotto shock e non si dà pace per quanto è accaduto», ha detto una vicina di casa che l’ha vista per qualche minuto.
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