Acqua nera come il carbone dai rubinetti. E’ il problema con cui convivono da un anno i residenti delle popolari di via Pietro Cossa 280. A lamentarsi è la signora Nadia dell’interno 3. La donna, disabile e in sedia a rotelle, non riesce a lavarsi. Ha già chiesto aiuto all’Asl e all’Ufficio igiene, senza ottenere risultati. «Tutto il palazzo – racconta Nadia – convive con questo incubo. Ma come faccio a lavarmi se vedo uscire acqua così sporca?». La controprova è nelle foto scattate a casa della signora: nella vasca da bagno l’acqua ha un colore preoccupante.
Eppure il problema di via Pietro Cossa 280 è noto ad Atc che da tempo sta lavorando per risolverlo. «L’acqua “sporca” che esce all’apertura dei rubinetti – spiegano da corso Dante – è data da depositi terrosi che si sedimentano tra le colonne orizzontali e verticali che poi portano all’autoclave di distribuzione generale dell’acqua. Per evitare l’inconveniente si è proceduto in un primo momento alla verifica dell’impianto, con la sostituzione dei componenti ammalorati». Successivamente sono stati lavati tutti i serbatoi dell’acqua. «Tuttavia, anche dopo questi interventi, il problema è rimasto» continuano da corso Dante, spiegando che è «allo studio un intervento di manutenzione che prevede il rifacimento delle tubazioni orizzontali». In questo modo si dovrebbe risolvere il problema, evitando futuri accumuli. A quando l’inizio lavori? «Appena possibile» dichiarano all’Atc. Resta un altro problema in via Pietro Cossa. E riguarda i panettoni in cemento che posizionati in alcuni accessi del condominio creano problemi ai disabili. La signora Nadia aveva ottenuto, anni fa, uno spazio utile per poter usare la sedia a rotelle, ma a qualcuno la decisione dellAtc non è piaciuta. Così i panettoni sono tornati dov’erano. Oltre alla sosta selvaggia, c’è anche la maleducazione verso una persona anziana. Per l’Agenzia i dissuasori non verranno rimossi, ma la richiesta della signora sarà tenuta in considerazione.