L’ultima istantanea sul sistema economico piemontese confermerebbe una crisi che non ha conosciuto soluzione di continuità nell’ultimo decennio, se si considera che tra il 2009 e il 2016 la cosiddetta “selezione imprenditoriale” ha fatto registrare una diminuzione di 30.157 aziende di cui 7.524 tra il 2014 e il 2016, con 5.352 chiusure nell’ambito del comparto manufatturiero a cui vanno ad aggiungersi altre 1.078 attività che non hanno più trovato spazio sul mercato.
Un’emorragia che vede nella minor propensione agli investimenti una delle maggiori cause, specie tra le piccole e medie imprese, che sembrano aver smesso di investire nonostante la progressiva riduzione del costo del debito per le imprese e una maggiore accessibilità al credito per gli imprenditori. Crisi che si aggrava se ci si concentra su comparti come il commercio o l’edilizia e si focalizza l’attenzione su Torino.
CONTINUA A LEGGERE IL GIORNALE IN EDICOLA OGGI