Due segnalazioni al giorno da parte dei cittadini. Ma la polizia municipale, sul posto, interviene per la metà delle volte. E’ quanto emerso dall’ultimo consiglio comunale relativamente a uno dei problemi maggiori della città, quello delle strade groviera a causa delle buche. Che spesso generano incidenti. Stando ai numeri, quest’anno (dati aggiornati al 20 novembre) i torinesi hanno chiamato i vigili per segnalare persone che si sono fatte male per le buche in strada o incidenti stradali causati dalle voragini per un totale di 476 volte.
Tuttavia, la pattuglia dei civich sul posto è intervenuta in 245 occasioni. In pratica, la municipale arriva ogni due telefonate e l’altra segnalazione resta inevasa. «Gli interventi vengono fatti compatibilmente con la disponibilità delle pattuglie. Quando questo non è possibile, la segnalazione viene inoltrata ai servizi tecnici per il ripristino della buca», così l’assessore Francesco Tresso in aula, in risposta a un’interpellanza della consigliera di Fratelli d’Italia, Paola Ambrogio.
Dunque, da via Bologna il personale da inviare per le buche segnalate è sempre meno. Tra l’altro le segnalazioni dei torinesi aumentano: nel 2020 i vigili urbani sono stati chiamati 490 volte, l’anno scorso 664 volte e quest’anno siamo già quasi allo stesso numero di due anni fa ma con ancora un mese e dieci giorni da conteggiare. Dal canto loro, i civich fanno quello che possono: 359 interventi sul posto nel 2020, 480 nel 2021 e, come detto, 245 nell’anno corrente.
E il Comune di Torino (seppure mai troppo disponibile in questo senso, viste le numerose cause che poi finiscono in tribunale) ogni tanto i danni li paga agli sventurati finiti nelle voragini. Nel primo semestre di quest’anno Palazzo Civico ha liquidato un importo parziale che ammonta a oltre 125mila euro. Mentre per quanto riguarda i lavori di manutenzione, solo il mese scorso i presidenti delle circoscrizioni hanno avuto la non lieta notizia che i fondi per la straordinaria ammontano a 2 milioni e mezzo, cioè nemmeno la metà dei sei milioni che erano stati stanziati nel 2021.
Tra l’altro, i lavori vengono predisposti un anno per essere realizzati in quello successivo. I cantieri che il Comune stabilirà per riparare le buche nel 2023 partiranno infatti nel 2024.
Torino, infine, a breve farà partire una sperimentazione con delle telecamere montate sulle vetture della polizia municipale per raccogliere dati e informazioni e capire quali saranno le priorità di intervento per tappare le buche delle strade, rifare le zebre delle strisce pedonali o sostituire il manto dove è stato “mangiato”.