La prima udienza del processo “Eternit bis” dopo il pronunciamento della Cassazione che ha spezzettato il procedimento tra Torino, Vercelli, Reggio Emilia e Napoli derubricando l’accusa in omicidio colposo si apre con il confronto sulle 28 richieste di costituzione di parte civile presentata da altrettante associazioni e Comuni oltre che dai famigliari di Giulio Testore e Rita Rondano, morti per mesotelioma a Cavagnolo.
A chiedere di entrare nel processo sono state l’Associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro, la Uil Alessandria, la Uil Piemonte, la Fenealuil di Alessandria, la Usr Cisl Piemonte, la Ust Cisl Alessandria-Asti, l’Inail, la Cgil Piemonte, la Cgil Alessandria.
E poi ancora l’Associazione familiari vittime amianto di Casale, la Cgil nazionale e la Cgil Campania (per lo stabilimento Eternit di Bagnoli), la Fillea Cgil Campania e i Comuni di Cella Monte, Porzano Monferrato, Rosignano Monferrato, Ozzano Monferrato e Casale Monferrato.
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