È inciampata di sera in un tombino mal posizionato, rovinando a terra e battendo la spalla destra e le ginocchia sull’asfalto. Quell’incidente, avvenuto circa un anno fa, nel cortile delle case popolari di via Biglieri 50, interno 8, è ancora oggi un brutto ricordo per la signora Palma Maria, 77 anni. A causa dell’incidente l’anziana, accompagnata dalla figlia, è stata accompagnata al pronto soccorso del vicino ospedale Cto dove ha rimediato una frattura scomposta alla spalla, che si è tradotta inevitabilmente in un mese di gesso e in alcune settimane di tutore.
Un danno evitabile, secondo la signora che punta il dito sull’asfalto sconnesso del cortile. In alcune zone ben specifiche, infatti, bisogna fare ancora molta attenzione a dove si mettono i piedi. Ci sono mattonelle che si alzano, spinte in alcuni casi anche dalle radici affioranti, o chiusini pericolanti che possono trasformarsi in una trappola per un pensionato o per un disabile di passaggio. «E ancora oggi, a 12 mesi esatti di distanza da quel fatto – racconta Palma -, l’asfalto del cortile continua a essere in cattive condizioni. Il tombino incriminato non è mai stato transennato e io, per paura di cadere di nuovo, non passo più in quel punto».
La donna, assistita dal suo avvocato, ha provveduto a chiedere un risarcimento all’Agenzia. Ritenendosi vittima. «La richiesta di danni è stata presentata solo a giugno di quest’anno – è la replica degli uffici Atc di corso Dante -. Il nostro ufficio ha aperto il sinistro con l’assicurazione in data 21 giugno. Quindi non essendo passato nemmeno un mese l’assicurazione non ha potuto dare ancora notizia del rimborso».