La versione ufficiale riferisce di un controllo ordinario effettuato dai carabinieri sui clienti dell’Hotel Gliss di San Mauro Torinese, dove Aleksejs Rustanovs o Christopher Hughes, era registrato con uno dei nomi per cui era ricercato. E ciò, nonostante su di lui pendessero più ordini di cattura internazionali, perché ritenuto un pericoloso omicida e il leader di una altrettanto pericolosa gang di narcotrafficanti. Ma attorno al criminale di 29 anni dal doppio nome e nazionalità (lettone come Rustanovs e britannica, come Hughes), si intrecciano da anni trame oscure che coinvolgono bande dell’Est e sudamericane, servizi segreti e trafficanti di armi.
L’OMICIDIO
Ed è dunque plausibile ipotizzare che gli investigatori dell’Arma fossero da tempo sulle tracce del latitante, la cui presenza a San Mauro, per ora resta un mistero. Nell’ordine di cattura europeo che ieri gli è stato notificato e che è stato trasmesso al suo legale d’ufficio, l’avvocato torinese Carmen Farina, Rustanovs-Hughes viene accusato dell’omicidio avvenuto nel 2016 a Laren (nei Paesi Bassi) di Martin Kok, 49 anni, spacciatore, estorsore e omicida che, finito in carcere, era poi balzato agli onori delle cronache come blogger del sito “Butterfiles Crime”, ritenuta fonte di primo livello per le informazioni sulle attività criminali in Europa.
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