«Iniziamo male. Questa è una sede di partito, non un bivacco per giornalisti». Comincia bene Piero Fassino, apostrofando i cronisti rifugiatisi nella sede Pd di via San Francesco d’Assisi per sfuggire al gelo, in attesa di una sua dichiarazione. Anzi, in verità non ha cominciato tanto bene: per l’ex segretario Ds, che ha incontrato ieri i big del partito e i possibili pretendenti alla carica di sindaco, non c’è stato il plebiscito forse atteso. Fassino ha visto nell’ordine Roberto Tricarico, Aldo Corgiat, Roberto Placido, ha saltato l’appuntamento al bar Norman con Davide Gariglio, ha parlato ai parlamentari e in serata ha partecipato alla segreteria provinciale del Pd. Proprio davanti a deputati e senatori e, più tardi, di fronte alla segreteria ha esplicitato quanto fatto intendere durante il giorno a tutti i suoi interlocutori: «Scendo in campo se il partito si riconosce nella mia candidatura. Altrimenti lascio senza drammi». Insomma, se ci saranno altri candidati forti rinuncerà.
L’articolo di Andrea Gatta su CronacaQui in edicola in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta il 3 dicembre 2010
Video di Mariagiovanna Ferrante