«Due giocatori per ruolo, 22 elementi più i portieri»: è questo l’input lanciato ieri da Franco Lerda al suo direttore sportivo. E proprio ieri Petrachi ha cercato di mettere a segno il primo significativo colpo di mercato dell’estate granata: col Cittadella pare essere tutto definito per il passaggio al Toro di Antimo Iunco. A mancare è solo il nulla osta del Chievo, che detiene l’altra metà del cartellino dell’attaccante. Nella giornata di ieri i due club si sono confrontati a lungo, senza intesa finale. «Voglio solo il Toro, e a tutti i costi», ha dichiarato Iunco. E in questa serie di reciprochi complimenti, ci pensa Lerda ad elogiare il giocatore: «È quel che ci serve. È bravo come esterno a sinistra, ma sa giocare anche a destra: una delle sue doti migliori è la duttilità. Fa anche la seconda punta, come ha fatto con Ardemagni». Il tecnico granata attende Iunco, mentre precisa i ruoli di altri due giocatori: «Gasbarroni? È un esterno, mentre Abbruscato potrà giocare come prima punta o alle spalle di Bianchi». Lerda, che da ieri ha a disposizione lo svincolato Carrieri (che firmerà in giornata), attende in ritiro non solo Iunco, ma anche Garofalo: per lui, il ritorno in granata è stato annunciato domenica dallo stesso Petrachi che però, ieri sera, non aveva ancora chiuso alcun accordo con il Siena. Ancora peggio il discorso riguardante il vicentino Di Cesare: il centrale piace al Toro, che però non ha accontentato Cristallini nelle sue richieste ( ovvero, l’altra metà di Gorobsov) e così ieri si è registrato un inserimento del Sassuolo, che proverà a fare suo il difensore ex Chelsea. Intanto ci sono passi avanti per i giovani genoani che potrebbero aggregarsi al gruppo del Toro a Norcia. Si tratta di Lazarevic e Cofie. Su quest’ultimo garantisce Lerda: «Lo vidi giocare 4 anni fa contro mio figlio (Mattia, ndr) e ha grandi qualità ».[a.sca.]