Sette condanne, due assoluzioni, due patteggiamenti e 17 rinvii a giudizio. È quanto disposto ieri dal giudice per l’udienza preliminare del processo sugli scontri tra studenti e polizia avvenuti a Torino il 19 maggio 2009 e legati al G8 dell’Università. Nove imputati avevano chiesto il rito abbreviato: due sono stati assolti, uno è stato condannato a due mesi di arresto per porto di bastone in luogo pubblico, cinque a 1 anno di reclusione, l’ultimo a 1 anno e un mese di carcere per i reati di lesioni e resistenza aggravata. Altri due pseudo-studenti hanno patteggiato una pena di cinque mesi. Gli altri 17, che non avevano chiesto il rito abbreviato, sono stati rinviati a giudizio. « Siamo abbastanza soddisfatti – ha commentato l’avvocato Claudio Novaro, che con Gianluca Vitale difende gli studenti perché il giudice ha accolto la nostra richiesta di accorpare le accuse. C’era stata una proliferazione di fattispecie: noi abbiamo sostenuto che il reato principale fosse lesione e resistenza, il giudice ha accolto la nostra richiesta. Per questo le pene sono anche relativamente basse » . Tutte le condanne, precisa il legale, sono comunque coperte dalla condizionale. Tra i condannati, infine, c’è anche Domenico Sisi, il nipote del sindacalista Vincenzo processato per terrorismo a Milano.L’articolo di Giovanni Falconieri e altri particolari su CronacaQui in edicola in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta il 28 ottobre 2010