Il giorno prima dell’interrogatorio di Caterina Abbattista, la mamma di Gabriele, un’altra madre, quella di Gloria Rosboch, supera il dolore e, a microfoni aperti, pronuncia il suo atto d’accusa: contro Defilippi, ma anche contro Caterina e Obert perché «non solo hanno ucciso mia figlia, ma chi poteva, non ha fatto nulla per salvarla da quella morte orribile».
Le prime parole di Maria Luisa Mores in Rosboch sono rivolte a Gabriele: «Uno come lui, che ha detto di essere indistruttibile, non si è certo pentito e finché si riterrà così, indistruttibile, non si pentirà mai. Io non credo assolutamente al suo pentimento». Prima di ripercorrere il giorni precedenti l’omi – cidio, la madre di Gloria intende sottolineare una convinzione profonda, già espressa in altre occasioni: «Quella donna, la madre di Gabriele sapeva della truffa, sapeva dell’omi cidio e per questo è colpevole, anche se non è stata lei ad uccidere direttamente mia figlia». Caterina Abbattista e chi come lei era a conoscenza del piano criminale concepito da Roberto Obert e da Gabriele Defilippi, «doveva intervenire per fermare che quelle mani omicide uccidessero Gloria».
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