Calma e sangue freddo. Sono queste le parole d’ordine dei sindaci canavesani che rischiano di essere travolti dalla vicenda dei debiti legati all’Asa e che giovedì sera si sono incontrati per fare il punto sulla situazione. Un incontro al termine del quale hanno avanzato la richiesta di coinvolgere ancora la Regione nella vicenda e di affidarsi ai legali per quella che si preannuncia come una lunga battaglia legale e burocratica.
A Castellamonte si sono riuniti i 51 sindaci dell’Alto Canavese interessati dalla vicenda sui debiti dell’Asa. I primi cittadini si sono incontrati con i legali dello studio Scaparone che li tutelano nell’arbitrato che dovrebbe concludersi con un verdetto atteso per il 20 febbraio. Dell’esito della riunione si è detto soddisfatto il sindaco di Rivarolo Canavese, Alberto Rostagno che rappresenta il singolo Comune con il più alto numero di quote e, quindi, quello più esposto nel caso in cui i Comuni fossero chiamati a ripianare il debito dell’Asa. «Intanto sono soddisfatto che all’assemblea si siano presentati praticamente tutti i colleghi amministratori – ha dichiarato Rostagno – insieme agli avvocati abbiamo vagliato tutte le possibili strade da percorrere e la situazione è sicuramente difficile ma non drammatica».
CORRI IN EDICOLA E SU CRONACAQUI DI OGGI TROVI NOTIZIA COMPLETA E FOTO