Il feeling non manca. Ibrahimovic vuole il Milan e il Milan vuole Ibra. Tutto ebbe inizio nell’estate del 2006 quando poi lo svedese scelse l’Inter, perché i rossoneri non erano sicuri di partecipare alla Champions League ( poi, peraltro, vinta ad Atene). E com’è noto, per il campione del Barça, la Coppa con le orecchie sta diventando quasi un’ossessione. L’an no scorso decise di andare in Spagna per poter vincere in Europa e poi, guarda un po’, a vincere è stata proprio l’Inter. Oltretutto l’annata di Ibra in Catalogna è stata costellata anche da tanta panchina e ora con l’arrivo di David Villa non si prospettano tempi migliori, anzi. Da qui il desiderio di cambiare aria, nonostante i quattro anni di contratto con i blaugrana. I sussurri delle ultime settimane hanno trovato autorevoli conferme sulle pagine del Mundo Deportivo: l’attaccante, dopo una stagione tormentata, starebbe ” per tornare a Milano”, stavolta sponda rossonera, piuttosto che accettare le offerte di Juventus e Manchester City. E pare che in queste dichiaraz ioni qualcosa di vero possa esserci. Ibra ha dato mandato al suo agente, Mino Raiola, di lavorare per favorire il suo ritorno a Milano per poter giocare la Champions League, competizione alla quale non parteciperà, ad esempio, il Manchester City, club a cui vorrebbe cederlo la società del neo presidente S androRosell perrecuperare parte deisoldi investiti l a scorsa estate.Galliani, già alcuni mesi fa, prospettò l’operazione a Silvio Berlusconi il quale acconsentì con un «si può fare, vediamo» . Il Premier aveva parlato anche di «una follia per un grande campione» . La frenata arriva,però, dall’ad rossonero: «A Zlatan siamo legati da una reciproca simpatia. Eravamo già stati vicini a ingaggiarlo nell’estate del 2006, poi Calciopoli modificò la situazione. Purtroppo ora guadagna cifre che non sono più alla portata si squadre italiane» . Il problema, dunque, non è il cartellino: partendo da una richiesta di 50 milioni, il Barcellona potrebbe chiudere a 35. il “dramma” è l’ingaggio. Ibra guadagna 9 milioni di euro annui che stridono con il tetto dei 4 fissato dal Milan. Ma, nonostante tutto, pare che Galliani abbia dato incarico al consulente di mercato spagnolo, Ernesto Bronzetti, di trattare con il Barcellona da una parte e con il manager di Ibra dall’a ltra. Tra offerte e controfferte, tra questioni di diritti di immagine e altro ancora, un’intesa verbale sembra essere stata raggiunta. Ibra si ridurrebbe l’ingaggio fino a 7,5 milioni per un anno. Un gesto importante anche se per il Milan non è ancora abbastanza. Il club di via Turati, infatti, starebbe sondando anche l’ipotesi di prendere lo svedese in prestito con diritto di riscatto. In ogni caso a luglio le parti si rivedranno e, probabilmente, verrà presa una decisione definitiva.Gaia Brunelli