A Torino lo conoscono come il caposcuola del neodivisionismo, sulle orme di personaggi come Segantini e Pelizza da Volpedo. Eppure oggi Walter Grassi, 79 anni, rischia di essere sfrattato dalla sua amata bottega alle porte di via Foligno, conquistata nel novembre del 2013. Un omaggio della circoscrizione Cinque che ha donato un locale al pittore chiedendo in cambio due quadri. Dopo due anni Walter potrebbe perdere tutto. Lasciando i suoi capolavori a metà. A cominciare dal gigantesco quadro (2 metri per 1.60) dal titolo “Se non ora quando”. Opera che trae ispirazione dal movimento femminile che nel 2011 scese nelle piazze italiane per difendere la donna, troppo spesso discriminata.
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