Materassini, stracci e coperte avvolti l’uno dentro l’altro. In fila, come se i posti fossero già stati tutti assegnati. Così per tutto il porticato. Nemmeno l’a r ri v o de ll’autunno, e l’a bba ssa men to delle temperature, seppur moderato, ha convinto il gruppo di pakistani – che dallo scorso settembre dorme alle Porte Palatine ad abbandonare il dormitorio del Palazzaccio, oggi sede dell’Ufficio tecnico lavori pubblici del Comune di Torino.
Sotto al vecchio edificio, tra l’indifferenza dei passanti, è nato un vero e proprio dormitorio a cielo aperto, terra di conquista per chi non ha più un tetto sopra la testa. Per chi non può più essere accolto nel Sermig o in altre strutture che offrono assistenza agli indigenti. Una prima denuncia era partita alla fine dell’estate quando gli stessi pakistani erano stati avvistati lungo la Dora, nei giardinetti di corso XI Febbraio. Intenti a dormire vicino alle panchine e a lavarsi ai toret.
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