Il dubbio corre sul filo del tempo: «Mia moglie sarà ancora viva quando mi verrà concesso il bagno per disabili che ho chiesto due anni fa?». Si tortura la fronte e non si dà pace, Luigi Stallone, 59 anni, disoccupato, residente in un appartamento Atc di via Guala. Guarda la moglie, sconsolato: Luigia è immobile nel suo letto dal 2009, da quando le hanno diagnosticato il primo tumore al cervello. Dopo ne sono arrivati altri due. Infine un quarto, non operabile. «Assistere mia moglie non è semplice – ammette Luigi – perché avendo subito più operazioni al cervello è rimasta paralizzata in tutta la parte sinistra del corpo. Ha bisogno di assistenza per qualsiasi cosa: mangiare, vestirsi, lavarsi. Io ce la metto tutta, ma a volte credo di non riuscirci. Per farle la doccia dobbiamo essere sempre in due, anche perché dobbiamo sollevarla di peso per metterla nella vasca». La loro richiesta per un bagno a misura delle esigenze di Luigia è stata presentata a fine 2013.
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