«Olivetti sapeva dal 1981 ma non ha fatto nulla per almeno altri cinque anni». È ripresa ieri mattina l’udienza preliminare sulle morti per esposizione all’amianto negli stabilimenti Olivetti. E l’attacco dell’accusa ai vertici dell’azienda è stato molto pesante. Nell’aula al piano terra del nuovo tribunale, davanti al gup Cecilia Marino si sono presentati i legali di tutti e 32 gli imputati. Erano presenti le parti civili, tra cui il sindaco di Ivrea, Carlo Della Pepa in rappresentanza del Comune. Assenti gli imputati. Soprattutto i nomi eccellenti, tra cui gli imprenditori Carlo e Franco De Benedetti, i figli, l’ex ministro Corrado Passera accusati di omicidio colposo plurimo per la morte di tredici lavoratori e l’amministratore delegato della Piaggio, Roberto Colaninno (accusato di lesioni colpose per un solo caso).
La prima a parlare è stata il pubblico ministero Laura Longo.
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