Diminuiscono i primariati, si ottimizza il lavoro di squadra, si accorpano i reparti per restringere il cerchio delle eccellenze, e si bada alla sostanza perché ciò che conta è operare all’insegna dell’efficienza, della riorganizzazione radicale, strutturale. È in questa veste che intende presentarsi la Città della Salute e della Scienza di Torino. E i numeri parlano chiaro.
Sul fronte sanitario, secondo le direttive del nuovo atto aziendale vengono ridotti di 35 i primariati, passano cioè da 165 a 130, molti dei quali con ruolo di facente funzione. Così passano da 165 a 130 i reparti a direzione ospedaliera e universitaria all’interno della Città della Salute e della Scienza. Si avrà la presenza di un primario ogni 18,4 posti letto.