Spazzatura, degrado e vandalismi a sfondo nazista. Non se la passa bene l’ex Moi, che vive una situazione di abbandono che peggiora sempre più. Chiunque cammini per gli ex mercati ortofrutticoli all’ingrosso è preso da un vero senso di inquietudine: il luogo – passaggio obbligato per raggiungere, da piazza Galimberti, l’arco olimpico e arrivare al Lingotto – è così poco frequentato che si sente l’eco dei propri passi. E poi, voltato l’angolo, ecco il risultato dell’abbandono della struttura: “capolavori” dei writers, che hanno lasciato accanto alle vetrine sfregiate una serie svastiche e incivili messaggi di chiaro sapore neonazista. Il tutto “decorato”, a pochi metri di distanza, da una rassegna di rifiuti del più vario genere, ordinatamente ammassati sotto le arcate diventate terra di nessuno.
Se dall’Amiat precisano che l’ex Moi è solo parzialmente di loro competenza, la Circoscrizione afferma: «Abbiamo cercato di sopperire alla mancanza di pulizia e di sfalcio dell’erba, pur non avendo in gestione la struttura – spiega il vice presidente della Nove, Massimiliano Miano – Quest’estate siamo intervenuti a nostre spese per lo sfalcio in via Zini, pur non avendo noi in incarico quel tratto di strada. La stessa cosa faremo adesso per la rimozione dei rifiuti».