«I danni subiti fino ad ora dal cantiere sono ancora nulla rispetto a quelli che saranno in futuro». Suonano come una minaccia le dichiarazioni del membro del movimento No Tav a cui è toccato il compito di spiegare, durante una conferenza stampa a Bussoleno, la strategia del movimento per prossimi mesi. «Si tratterà poi di bloccare camion, bloccare persone – continua – Abbiamo di fronte un anno che sarà molto complicato. Intanto il campeggio andrà avanti fino a settembre». Così i No Tav ribadiscono che se anche la prefettura decidesse di sgomberare le tende e i gazebo montati a ridosso della centrale idroelettrica di Chiomonte, loro ricostruirebbero il campeggio altrove.
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