Un anno fa le forze dell’ordine salirono alla Maddalena di Chiomonte liberando l’area destinata al cantiere per l’Alta Velocità. Fu la fine della “Libera repubblica della Maddalena”, il presidio fisso dei No Tav in Val di Susa. Ci furono scontri tra antagonisti e polizia, con il lancio di centinaia di candelotti lacrimogeni. Dall’alto i No Tav gettavano pietre, biglie di ferro, bombe carta. Fu una giornata di combattimento, con tanto di feriti da una parte e dall’altra e nel corso della quale furono eseguiti dei fermi di polizia giudiziaria. Ora, un anno dopo, la situazione è radicalmente mutata e i lavori, protetti dalle forze dell’ordine, hanno potuto cominciare e proseguire. Ma i No Tav vorrebbero ricordare quella giornata e, magari, tentare una rivincita, sia pur simbolica.
L’articolo di Marco Bardesono su CronacaQui in edicola