Aveva letteralmente masticato un assegno, tentando addirittura di ingoiarlo, mentre si trovava in presenza dell’amministratore del proprio condominio, di fronte a lui e nel suo studio. Denunciato dallo stesso amministratore, era stato successivamente condannato in primo grado alla pena di 6 mesi di reclusione per il reato di furto. Adesso, però, i giudici della Corte d’appello di Torino hanno stabilito che non si trattò di furto, ma piuttosto di danneggiamento. E questo perché l’assegno venne appunto danneggiato dalle mandibole dell’uomo, al quale è stata nel frattempo comminata una multa del valore di 200 euro.
L’articolo su CronacaQui in edicola il 15 giugno