Studentessa modello. Prima della classe all’Istituto alberghiero “Giolitti” di via Alassio. Figlia altrettanto obbediente e servizievole in una famiglia di egiziani ormai totalmente integrata in città. Ma Samar Hammad, 17 anni, non ha mai dimenticato le sue origini e, ancora più dei genitori, ha sempre frequentato con assiduità la moschea, trascorrendovi lunghi pomeriggi di preghiera e meditazione. Non aveva neppure fatto mistero della sua adesione al gruppo dei “Fratelli Musulmani” con i quali intratteneva rapporti in chat e mail attraverso Internet.
Da lunedì scorso Samar sembra svanita nel nulla e i suoi genitori vivono nell’angoscia ore terribili. «L’ultima notizia di nostra figlia – dicono – l’abbiamo avuta lunedì pomeriggio attorno alle 15 quando ci ha telefonato dicendoci che sarebbe rincasata tardi perché aveva deciso di andare alla gita organizzata dalla scuola». Nessuno ha sospettato che Samar non dicesse la verità e papà e mamma hanno atteso fino a tarda sera che la figlia rincasasse.
Solo verso le 23, non vedendola, hanno telefonato ad una compagna di classe, una ragazza italiana che ha offerto quella risposta che i genitori non avrebbero mai voluto ascoltare: «Non c’era nessuna gita, le lezioni sono terminate alla solita ora».
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