Secondo i dati della Regione, nel 2011 in Piemonte ci sono state 23mila assunzioni in più e il tasso di disoccupazione è rimasto stabile. La crescita è dovuta all’aumento del lavoro intermittente, ai contratti a chiamata, che hanno raggiunto le 37mila procedure, e a quello offerto dalle agenzie interinali, che ha fatto registrare un più 9,2 per cento. Il posto fisso è ormai un miraggio
LA CRISI
Il bilancio dell’economia piemontese resta però tetro. I costruttori dell’Ance ieri hanno presentato il conto della crisi: calano gli occupati del settore, aumentano dell’11 per cento i fallimenti e dal 2008 ad oggi sono stati persi ben 23mila posti di lavoro. Nella nostra regione l’ondata negativa avrebbe coinvolto 216 imprese operanti del campo dell’edilizia in appena tre anni
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