La prima persona che lo ha trovato senza vita è stata la sorella. La stessa persona che ieri intorno alle ore 16.30 ha allertato le forze dell’ordine. Mauro L., 51 anni, è deceduto all’interno della vecchia bocciofila abbandonata “I due pini” di corso Taranto. Un vecchio centro d’incontro dismesso in attesa di un intervento di riqualificazione, un centro che da ottobre dello scorso anno era diventato la sua nuova casa. Fino a settembre, infatti, l’uomo aveva vissuto all’interno di una appartamento Atc in via Bioglio, quartiere Barriera di Milano. Prima dello sfratto che gli ha tolto ogni speranza sbattendolo in mezzo ad una strada. E successivamente in quella bocciofila dove ha perso la vita molto probabilmente a causa di un improvviso malore. «Mio fratello era disabile al 100%, faticava a camminare e ad effettuare i lavori pesanti – racconta la sorella, visibilmente provata per quanto successo -. Per mesi abbiamo chiesto un’altra casa ma nessuno ci ha dato una mano».
Sul posto è intervenuta anche la polizia che ha effettuato i classici rilievi del caso. Con gli agenti anche gli anziani del quartiere che quei senzatetto li conoscevano molto bene. «Ogni tanto lo vedevamo transitare lungo il corso – racconta uno di loro -. Siamo molto dispiaciuti per quello che è successo, era una brava persona. Non ha mai fatto del male a nessuno ».
I pochi clochard rimasti potranno ancora continuare a soggiornare in corso Taranto. Almeno fino a quando non partirà quel progetto di riqualificazione che prevede la realizzazione di un centro di aggregazione dove ai classici campi da bocce per i pensionati si affiancheranno, fra gli altri, campi da beach volley per i ragazzi e un centro d’assistenza per i disabili. Una storia, per il momento, ancora molto lontana dall’arrivare al capitolo finale.