Il Comune di Torino la sua proposta l’ha fatta: aliquota al 5,75 per mille sulle prime case e al 10,6 sulle seconde. Una decisione che comunque non è sufficiente a mettere ordine nel grande guazzabuglio dell’Imu. Tanto che la Città ha già dato alle stampe un vademecum per informare i cittadini torinesi su come, dove e quando pagare il tributo che di fatto reintroduce l’Ici anche sulle abitazioni principali. Un conto non semplice da calcolare, tanto più che il Governo ha lasciato facoltà ai contribuenti di “spacchettarlo” in due o tre rate, imponendo ai municipi di applicare le aliquote base del 4 e del 7,6 per mille per le prime tranches e di riscuotere il conguaglio, con annesse maggiorazioni, solo a fine anno.
COME SI CALCOLA
Imu, ovvero Imposta municipale unica: la nuova tassa imposta dal governo Monti ed entrata in vigore il primo gennaio di quest’anno di fatto sostituisce l’Ici, l’Irpef e le relative addizionali sui redditi fondiari ad esclusione di quelli agrari. Ma a differenza della vecchia Imposta comunale sugli immobili, l’Imu è applicata anche sull’abitazione principale, con relative pertinenze, e sulle abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito a parenti entro il secondo grado. E a cambiare sono anche le modalità di calcolo: si parte dalla rendita catastale – che si trova o sull’atto di acquisto dell’immobile oppure attraverso una visura – la si rivaluta del 5 per cento e poi la si moltiplica per il coefficiente di riferimento, ad esempio 160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7. In questo modo si ottiene la base imponibile. Il calcolo può essere effettuato presso i Caf, i professionisti abilitati, il sito www.comune.torino. it/tasse/Imu o sul portare TorinoFacile.
COME SI PAGA
Ottenuta la base imponibile, si applicano le aliquote previste per legge e contenute negli allegati di bilancio dei singoli comuni. Il contribuente potrà decidere se pagare in due o tre rate. Nel primo caso, dovrà versare l’acconto del 50 per cento entro il 18 giugno, applicando l’aliquota del 4 per mille sull’abitazione principale e del 7,6 per mille sugli altri immobili. Nel secondo caso, invece, le due rate pari al 33 per cento dell’importo dovuto applicando le aliquote base dovranno essere versate entro il 18 giugno ed entro il 17 settembre. In entrambi i casi, bisognerà provvedere a pagare il saldo entro il 17 dicembre. In questo caso, l’im porto dovuto dovrà essere ricalcolato in base alle aliquote deliberate dal Comune di Torino, appunto del 5,75 per mille sulla prima casa e del 10,7 sugli altri, al netto delle agevolazioni previste in delibera. A questa cifra bisognerà sottrarre quanto già versato per ottenere l’ammonta re dell’ultima rata. Nel caso del proprietario di una abitazione principale con una rendita catastale di mille euro e una base imponibile di 168mila euro che decide di pagare l’Imu in due rate, ad esempio, la prima tranches peserà per 336 euro, mentre il conguaglio sarà di 630 euro. Complessivamente, quindi, l’Imposta municipale unica peserà per 966 euro, cifra alla quale dovranno essere sottratte le detrazioni previste per legge.
LE AGEVOLAZIONI
Il decreto “Salva Italia” prevede due detrazioni fisse: 200 euro per le abitazioni principali e 50 euro per ogni figlio con età inferiore ai 26 anni fino a un massimo di 400 euro. Nel caso precedente, il conto così scende a 766 e a 666 euro nel caso di due figli a carico. Accanto a queste, il Comune di Torino ha inserito alcune agevolazioni per alcune categorie particolari. Per le case popolari e per le case di cooperativa l’aliquota sarà del 6 per mille, mantenendo la detrazioni di 200 euro. Per le case affittate attraverso contratti convenzionati dell’agenzia Locare si applica l’aliquota base per le seconde case del 7,6 per mille, così come per gli immobili concessi per uso gratuito. Per le aree fabbricabili il prelievo è del 9,6 per mille, mentre per i terreni rurali sui quali insistono cascine o impianti agricoli si scende al 2 per mille. Inoltre, la Città sta studiando l’ipotesi di introdurre un fondo perequativo a sostegno dei proprietari di abitazione principale che hanno perso il lavoro o si trovano in mobilità e cassa integrazione, concedendo un bonus aggiuntivo da sommare a quello di 200 euro già garantito dal governo.
DOVE PAGARE
L’Imu si paga attraverso il modello F24 – o attraverso bollettino postale, ma solo per il saldo barrando la casella con il codice corrispondente: 0101 per il primo acconto, 0202 per un eventuale seconda tranche, 0101 per il saldo. Il codice comune di Torino è L219. I pagamenti si possono effettuare in banca, negli uffici postali, presso Equitalia e on-line, nel caso in cui si disponga di un servizio Internet banking.