Ha impiegato diversi mesi a scaldarsi, ma la macchina anti-evasione del Comune di Torino e dell’Agenzia delle entrate comincia a girare a pieno ritmo. Sono 125 le segnalazioni andate a segno che hanno consentito di scoprire 4,2 milioni di imposte dovute alle casse dell’Erario tra il 2010 e l’anno successivo. Per il Comune, ormai divenuto vero ispettore del fisco che segnala all’Agenzia i casi di sospetta evasione, il “piatto” è interessante: dal primo gennaio di quest’anno ha diritto a incassare il totale delle somme accertate.
Tra il 2010 e il 2011 sono finiti sotto la lente di ingrandimento degli uffici comunali i “furbetti” dell’Isee (l’indicatore di reddito familiare) proprietari di abitazioni di lusso, contribuenti che hanno dimenticato di dichiarare l’affitto di abitazioni e garage, imprenditori con redditi esigui, ma che pagavano tariffe Tarsu elevate. Molto interessante secondo l’Agenzia – anche il filone d’indagine aperto su alcune imprese di onoranze funebri, che dai registri comunali risultavano aver gestito molte pratiche cimiteriali senza averne poi dichiarato i ricavi.
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